Si svolta questa mattina a Roma, presso lo spazio eventi della libreria Fandango Incontro, la conferenza stampa del film opera prima di Saverio Di Biagio Qualche nuvola. All’incontro insieme al regista sono intervenuti gli interpreti principali Michele Alhaique, Greta Scarano, Michele Riondino, Giorgio Colangeli e Veronica Corsi. Presente in sala anche l’attore Valerio Mastandrea, nell’insolita veste di produttore. La pellicola, in concorso lo scorso anno nella sezione Controcampo al Festival di Venezia, verrà distribuita da Fandango il prossimo 27 giugno in circa 55 copie.
La storia, che parte da un soggetto scritto dallo stesso Di Biagio, è una commedia sentimentale che affronta il tema del lavoro precario, delle difficoltà dei giovani nel crearsi una famiglia e delle responsabilità che questa scelta comporta. Ci racconta il regista a questo proposito: “Il mio film è sostanzialmente una commedia ma, indipendentemente dal genere, ho cercato di inserirci tutta la mia esperienza come aiuto regista per circa quindici anni e parallelamente raccontare la periferia romana così come la conosco e l’ho vissuta. Il mio obiettivo principale era quello di rendere la storia reale e per farlo mi sono concentrato, oltre che sugli aspetti tecnici, anche su un lavoro di dialogo costante con gli attori, la cui recitazione è uno degli aspetti fondamentali per la riuscita di un film.” Continua il protagonista Michele Alhaique: “L’aspetto più interessante del film è che, esattamente come nella vita, non ci sono situazioni realmente risolte, ovvero ci si affida molto spesso al rimandare le proprie scelte piuttosto che avere coraggio e rischiare.
Nel cast anche Greta Scarano, alla sua prima prova sul grande schermo: “ Io ho recitato per lo più per la televisione, dove i tempi di lavoro sono sostanzialmente più stretti. In questo film mi sono potuta concedere del tempo per dare spazio alle prove con i miei colleghi, un nuovo modo per me di approcciarmi alla recitazione”.
Nel film in un ruolo divertente ed inconsueto Michele Riondino, che interpreta un giovane sacerdote amico d’infanzia del protagonista: “Quando Saverio mi ha proposto il ruolo avevo il forte dubbio che non sarei stato credibile. Durante la lavorazione invece mi sono ricreduto ed a conti fatti è stata un’esperienza magnifica”.
Il film ha una storia produttiva brutalmente normale, soprattutto in Italia. La sceneggiatura risale, infatti, al 2004 ma le riprese sono iniziate solo nel 2010. A questo proposito si inserisce Valerio Mastandrea: “ Sono del parere che ai film opera prima in Italia dovrebbe esser data più importanza perché rappresentano la base dalla quale nasce il nostro cinema. Dovrebbe esserci una legge che imponga la visione di questi film e di conseguenza ci dovrebbe essere un investimento maggiore da parte di tutti”.
Serena Guidoni